Drøbak, tra residui bellici, ristoranti galleggianti e lettere a Babbo Natale

Drøbak, tra residui bellici, ristoranti galleggianti e lettere a Babbo Natale

Drøbak è una città che sonnecchia sul fiordo in un’atmosfera fiabesca sia d’inverno che d’estate. Un luogo senza tempo dove smarrire piacevolmente la via.

Drøbak è una piccola cittadina dela Norvegia meridionale la cui magia sembra non conoscere stagione. Che ci si rechi con la neve o nel tepore delle lunghe notti di sole, si incontrerà sempre un paese dall’ambientazione degna di un racconto di Ibsen. Le case bianche e minute, le barche di legno che si cullano lungo la riva, le cucine dei ristoranti dove sfrigola il pesce fresco e le botteghe che raccontano di Babbo Natale fanno di Drøbak un luogo incantato, sospeso e come immutato dalla notte dei tempi.

Il naufragio nemico

Costruita a sud di Oslo come porto alternativo della capitale durante i rigidi mesi invernali, Drøbak vanta, nel suo recente passato, un episodio di notevole valenza storica. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, nello stretto canale dirimpetto alle sue coste, l’incrociatore tedesco Blücher naufragò. Era l’alba del 9 aprile 1940. L’incrociatore aveva a bordo soldati e burocrati tedeschi diretti a Oslo per una rapida occupazione della città. L’esercito norvegese, però, rallentandone l’avanzata, permise al governo e alla famiglia reale di fuggire in tempo dalla capitale. E con le riserve auree sottobraccio.

La fortezza di Oscarsborg, situata nell’isola Håøya proprio davanti a Drøbak, è la sede della batteria Husvik dove è oggi possibile ammirare i cannoni utilizzati durante quella fatidica battaglia. Si narra, inoltre, che durante il periodo della Guerra Fredda, la stessa fortezza facesse parte di una linea difensiva con tanto di artiglieria segreta che vegliava da sottoterra, poi smantellata nel 1993.

Caro Babbo Natale…

Inizialmente, la cittadina di Drøbak rappresentava uno dei porti principali dove facevano la spola i traghetti che attraversavano il fiordo. Il servizio venne poi sospeso e recentemente sostituito da un tunnel sottomarino. Ciò nonostante, le vecchie imbarcazioni sono state riconvertite in ristoranti galleggianti dove è piacevole intrattenersi tra un piatto di pesce e qualche biscotto allo zenzero.

E il Natale? Pare che sia proprio a Drøbak che si nasconda Santa Claus. Quando non è in Lapponia, s’intende. La Casa di Babbo Natale, un tempo appertenuta a pescatori del posto, si dice sia la residenza ufficiale del “vecchietto” più amato al mondo. Si tratta di una modesta casetta in legno tinteggiata di giallo e immancabilmente illuminata da migliaia di lucine colorate, caratteristica che le conferisce un’atmosfera tintinnante 365 giorni l’anno.

Accanto all’abitazione, inoltre, si trova l’Ufficio Postale di Babbo Natale, luogo per eccellenza dove godere della collezione permanente natalizia più grande di tutta la Norvegia, con addobbi e ninnoli in gran quantità, cartoline dai timbri speciali da inviare e liste di regali da richiedere. E’ sufficiente entrarvi per essere catapultati in una dimensione che, molto probabilmente, è sempre esistita soltanto nella nostra più fervida immaginazione.



Google Maps

Casa di Babbo Natale:
https://goo.gl/maps/dUoYva9Yg6m

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